Quel cero ai piedi della Madonna in una piazza spaventata e deserta

Un cero brilla davanti alla statua della “Madonna in piazza”, a Borgomanero. E’ stato acceso lunedì 16 marzo alle 11.20, con la presenza del sindaco Sergio Bossi e del vicesindaco Ignazio Stefano Zanetta, del prevosto don Piero Cerutti, del coadiutore don Giuseppe Pastore e di due persone di passaggio.
Un’idea maturata in mattinata e subito realizzata. L’accensione della fiammella, una Ave Maria pregata insieme, e via: ognuno a casa propria.
Un cero: un piccolo segno, collocato davanti a quel grande segno che, per i Borgomaneresi, è la statua dell’Immacolata, la “Madonna in piazza”. E’ lì, al centro della città, all’incrocio dei quattro corsi, da trecento anni (il III centenario ricorrerà nel 2021). E’ lì, nella piazza in questi giorni deserta, silenziosa testimone della vita del Borgo degli ultimi tre secoli: di feste e di guerre, di processioni e di comizi, di passi veloci delle persone e di soste prolungate ai bar o a ridosso del municipio e della collegiata, di schiamazzi e di clacson di auto, di vita sociale ed ecclesiale; insomma: è lì, secolare testimone della vita della gente.
Una lapide sul basamento della statua porta impresso il grazie dei Borgomaneresi alla loro Madonna per la fine della II guerra mondiale. Adesso, quel cero è un segno di invocazione perché finisca presto il diffondersi del coronavirus in tutto il mondo. E la vita parrocchiale in queste ultime due settimane?
Chiesa deserta con musica soffusa, che invita alla preghiera; qualche persona che si sofferma in silenzio; qualche altra che appende un post-it ad una bacheca, con una preghiera composta sul momento. E’ questa l’ordinaria sequenza fotografica nella collegiata di Borgomanero.
In bacheca, all’esterno, tre locandine. “Coronavirus: sospese tutte le messe”. “La collegiata rimane aperta per la preghiera personale”. “In diretta streaming: un quarto d’ora di preghiera con il vescovo Franco Giulio, ogni giorno alle 19” (www.youtube.com/user/passionovara/live) Dalla collegiata, in streaming, sul canale youtube “Oratorio Borgomanero” e via radio, alle 8 nei giorni feriali e alle 10 la domenica, viene tramessa la messa concelebrata dai sacerdoti della parrocchia (senza la presenza della gente, naturalmente). Dai microfoni della collegiata, inoltre, altro appuntamento ogni giorno alle 18, trasmesso via radio. Il parroco propone un momento di preghiera, qualche avviso e l’invito a sintonizzarsi su questi eventi: alle 7 la messa celebrata da papa Francesco trasmessa in diretta su TV 2000; alle 8 la messa concelebrata dai sacerdoti della parrocchia; alle 19 la preghiera con il nostro Vescovo Franco Giulio, via streaming.
Oltre a questi appuntamenti, che mantengono viva la comunione con la comunità, l’invito è di valorizzare la preghiera personale e in famiglia. A questo scopo, sono a disposizione in collegiata i libretti preparati dall’Ufficio diocesano di pastorale giovanile, con la proposta del Vangelo del giorno, un commento e diverse preghiere.
Un fuori programma domenica scorsa; dopo la messa delle 10 è stato trasmesso l’audio dello spezzone del film, in cui don Camillo parla alla sua gente dalla chiesa di Brescello, deserta e invasa dall’acqua del fiume. Ecco le sue parole: «Sono addolorato di non poter celebrare l’ufficio divino, ma sono vicino a voi per elevare una preghiera all’Altissimo. Non è la prima volta che il fiume invade le vostre case… Ma un giorno le acque si ritireranno e il sole tornerà a splendere.
Allora, ci ricorderemo della fratellanza che ci ha unito in queste ore terribili e il nostro paese diventerà un piccolo paradiso in terra». Un bell’augurio di speranza per questi nostri giorni.